LA MIA STORIA
Avrei comunque studiato Medicina. Certo, da bambina era più che altro un sogno, avrei potuto scegliere: ero una brillante studentessa di Liceo, frequentavo il Conservatorio e facevo molto sport, ma a sedici anni ho iniziato ad avere seri problemi di salute. Dopo esami approfonditi mi hanno diagnosticato una Sindrome Cerebellare Atassica Acuta – Sclerosi Multipla. La prospettiva di convivere con questa malattia e con gli effetti delle cure a cui ero sottoposta costantemente ha segnato il mio percorso: dovevo studiare Medicina. Dovevo capire. Dovevo imparare. Mi sono iscritta all’Università con un grado di invalidità riconosciuto del 100% e con diritto all’accompagnamento. Mettevo in pratica lo studio e cercavo di allargare i miei orizzonti: ho imparato a conoscere e a muovermi in mondi apparentemente lontani tra loro come la medicina tradizionale e i metodi alternativi finalizzati al benessere della persona in senso più ampio. Ovviamente, non mi sono mai risparmiata e mi sono sottoposta ad ogni tipo di sperimentazione che ritenevo “utile”, anche quando non tutti erano favorevoli. Con il passare del tempo e il diminuire della mia invalidità (ora al 67%), ho proseguito il mio percorso di specializzazione volto a integrare l’approccio scientifico alla diagnosi e alla terapia, secondo la Medicina Ufficiale, con metodi moderni di stampo olistico, biologico e naturale. La recuperata efficienza fisica mi ha inoltre permesso di dare nuovo valore alle cose della vita e di dedicarmi con particolare attenzione a quelle patologie che impattano maggiormente proprio con la qualità di vita del paziente. Questo percorso mi mostra tutti i giorni che ogni paziente è unico, che sono necessari attenzioni e trattamenti personalizzati e che è importante la conoscenza di metodiche non invasive, che peraltro permettono di ridurre gli effetti collaterali dei farmaci. Parleremo di questo e altro ancora. Franca Merla